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storia

AGENDA 21

L'Agenda 21 è il Piano d'Azione dell'ONU per lo Sviluppo Sostenibile del pianeta nel XXI secolo, approvato dalla "Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro" nel 1992 e sottoscritto da 180 Governi. Per Sviluppo Sostenibile si intende uno sviluppo che risponda alle necessità delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. In altri termini di conciliare efficienza economica, equità sociale ed uso durevole delle risorse ambientali.

Le tappe principali

1972. Stoccolma. Svezia.
Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente Umano.

Centotredici nazioni si incontrano e redigono un piano d'azione con 109 "raccomandazioni". Viene inoltre adottata una Dichiarazione recante 26 principi sui diritti e le responsabilità dell'uomo in relazione all'ambiente globale per guidare l'azione umana e le politiche di sviluppo. Nasce il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite UNEP.

1980. Nairobi.
Strategia mondiale della conservazione (UNEP, IUCN, WWF).

Il documento approvato (World Conservation Strategy: Living Resource Conservation for Sustainable Development) è il primo documento ufficiale internazionale che porta nel suo titolo il concetto di sviluppo sostenibile. Tale documento spiega come il risparmio delle risorse naturali sia la basa di un modello di sviluppo umano sostenibile, che deve rappresentare una priorità assoluta per tutti i Paesi del mondo e da soluzioni concrete per attuare tale modello.

1987. Rapporto Brundtland: il nostro futuro comune.

Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo, presenta, su incarico delle Nazioni Unite, il Rapporto Brundtland e formula una efficace definizione di sviluppo sostenibile: «lo sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri»

1990. ICLEI (International Council for Local Environmental Initiatives).

Su iniziativa dell'UNEP e di altri enti internazionali nasce l'ICLEI, con il compito di svolgere attività di informazione, comunicazione e supporto tecnico per i governi locali impegnati in progetti ambientali.

1992. Rio De Janeiro. Brasile.
Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo.

Nell'incontro, a cui partecipano rappresentanti dei governi di 178 Paesi, con più di 100 capi di Stato e oltre 1000 ONG, vengono sottoscritti 5 documenti: il Programma d'Azione per il XXI secolo; la Dichiarazione dei principi per la gestione sostenibile delle foreste; la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici; la Convenzione quadro sulla biodiversità; la Dichiarazione di Rio su ambiente e sviluppo. Nello stesso anno l'Unione Europea approva il Quinto Piano di Azione Ambientale (1993-2000) al fine di rendere operativi gli accordi firmati a Rio. In questi ultimi due documenti si trovano, dopo quella Brondtland, altre due definizioni di sviluppo sostenibile: "per sviluppo sostenibile s'intende un miglioramento di qualità della vita senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi alla base" (ONU); "il termine sostenibile utilizzato nel presente documento si riferisce a una politica e a una strategia per perseguire lo sviluppo economico e sociale che non rechi danno all'ambiente e alle risorse naturali dalle quali dipendono il proseguimento dell'attività umana e lo sviluppo futuro (Commissione Europea).

1993. Italia.
Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell'Agenda 21.

Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell'Agenda 21. Con il provvedimento del 28 dicembre 1993, deliberato dal Comitato Internazionale per la Programmazione Economica CIPE, l'Italia recepisce l'orientamento delle politiche ambientali europee ed emana il primo Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile.

1994. Aalborg. Danimarca.
Conferenza Europea sulle Città Sostenibili.

Viene firmata la Carta di Aalborg con la quale le città e le regioni europee si impegnano: ad attuare l'Agenda 21 a livello locale; ad elaborare piani d'azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile; ad avviare la Campagna Europea delle Città Sostenibili.

1996. Lisbona. Portogallo.
Seconda Conferenza Europea sulle Città Sostenibili.

Viene approvato il Piano d'Azione di Lisbona: dalla Carta all'Azione. Aggiornamento della Carta di Aalborg.

1996. Istanbul. Turchia.
Habitat II: Conferenza delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani.

La Conferenza rilancia l'Agenda 21 come procedimento per la programmazione delle politiche e la pianificazione del territorio. Attraverso la Dichiarazione di Istanbul e l'Agenda Habitat si sottolinea la necessità da parte degli Enti locali di adottare l'Agenda 21.

1997. Goteborg. Svezia.

Terza Conferenza sull'ambiente dei Ministri delle Regioni e dei Landers dell'Unione Europea.

1997. New York. Stati Uniti.
Vertice della Terra: Rio+5.

Si riunisce la Sessione Speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite UNIGASS per la valutazione dello stato di attuazione di Agenda 21.

1997. Kyoto. Giappone.
Sottoscrizione del Protocollo di Kyoto.

Più di 160 Paesi firmano il Protocollo di Kyoto, un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale. Il protocollo indica gli obiettivi internazionali per la riduzione dei gas a effetto serra ritenuti responsabili del riscaldamento globale del pianeta.

1998. Danimarca.
"Convenzione di Aarhaus".

La Convenzione della Comunità Europea sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale è stata ratificata e resa esecutiva in Italia dalla legge 16 marzo 2001, n. 108.

1999. Ferrara. Italia.
La Carta di Ferrara.

Le amministrazioni pubbliche italiane, riunite a Ferrara il 29 aprile 1999, danno vita al "Coordinamento Agende 21 Locali Italiane" con l'obiettivo di monitorare, diffondere e valorizzare le esperienze positive e i processi di Agenda 21 Locale in corso in Italia, al fine di identificare modelli di riferimento di Agenda 21 locale a livello comunale, provinciale e regionale e assumere gli impegni previsti nella "Carta di Ferrara".

2000. Hannover. Germania.
Terza Conferenza europea sulle Città Sostenibili.

250 autorità locali di 36 Paesi europei e delle regioni confinanti si riuniscono per valutare i risultati conseguiti e per concordare una linea d'azione comune alle soglie del 21° secolo.

2001. Goteborg. Svezia.
Terza Conferenza ambientale dell'Unione Europea.

Viene approvata la Risoluzione di Goteborg per lo sviluppo della legislazione ambientale, per il sostegno ai processi dell'Agenda 21 regionale e per la definizione dei fondi strutturali.

2002. Johannesburg.
Vertice mondiale sullo Sviluppo Sostenibile.

Nel documento approvato "Rio + 10" viene confermato il proseguimento del lavoro avviato e vengono identificati gli obiettivi più specifici in materia di sviluppo sostenibile: valutazione del progresso nell'attuazione di Agenda 21; adozione di Strategie Nazionali per lo Sviluppo Sostenibile; indicazione di nuovi fattori di correzione della strategia.

2004. Aalborg. Danimarca.
Quarta Conferenza Europea sulle Città Sostenibili.

Il documento approvato "Aalborg + 10" indica i nuovi obiettivi per dare maggiore incisività alle azioni di sostenibilità locale e per fornire nuovi impulsi ai processi di Agenda 21 Locale: aumentare la consapevolezza e la necessità dei governi locali di attuare politiche integrate in gradi di affrontare le sfide crescenti della sostenibilità.

2005. Lussemburgo.
Consiglio Europeo per il rilancio della strategia di Lisbona (1996).

Il documento approvato viene incentrato sulla crescita e l'impiego attraverso l'incremento della competitività e il rafforzamento della coesione sociale: obiettivi che dovranno essere perseguiti ponendo attenzione prioritaria alla conoscenza, all'innovazione e alla valorizzazione del capitale umano.

2006. Bruxelles.
Strategia Europea per lo Sviluppo Sostenibile.

Il Consiglio Europeo adotta una strategia per lo sviluppo sostenibile individuando sette sfide principali: 1) cambiamenti climatici e energia pulita; 2) mobilità sostenibile; 3) consumo e produzione sostenibili; 4) conservazione e gestione delle risorse naturali; 5) salute pubblica; 6) inclusione sociale, demografia e migrazione; 7) povertà mondiale e sfide dello sviluppo.

2007. Siviglia. Spagna.
Quinta Conferenza Europea sulle Città Sostenibili.

Viene approvata la Dichiarazione di Siviglia per informare ed assistere i Governi nazionali sul lavoro realizzato con gli impegni di Aalborg.

2007. Lipsia. Germania.
La "Carta di Lipsia" sulle città europee sostenibili.

Con la Carta di Lipsia gli stati membri si impegnano a procedere con atti di pianificazione urbana integrata quale condizione essenziale per lo sviluppo sostenibile delle città europee, utilizzando strategie per la valorizzazione del tessuto urbano, il miglioramento delle economie locali e del mercato del lavoro, i mezzi di trasporto non inquinanti, l'integrazione sociale.

2009. Copenaghen.
Quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite dedicata al clima.

Impegno dei paesi industrializzati alla riduzione delle cause del cambiamento climatico e impegno finanziario, sia per il triennio 2010/2012 sia per il periodo fino al 2020, nei confronti dei Paesi in via di sviluppo per favorire l'attuazione di politiche ambientali sostenibili.

2012. Rio de Janeiro.
Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile.

Alla Conferenza "Rio + 20" hanno partecipato 192 membri delle Nazioni Unite che hanno sottoscritto un documento nel quale si ribadisce e ridefinisce la politica ambientale globale per lo sviluppo sostenibile del pianeta.

AGENDA 21 LOCALE

L'Agenda 21 Locale, richiamata nel capitolo 28 dell'Agenda 21 approvata nella Conferenza ONU del 1992 a Rio, costituisce un processo partecipato in ambito comunale per giungere ad un consenso tra tutti i settori ed attori della comunità locale, al fine di elaborare, in modo condiviso, un piano di azioni, di progetti e di interventi per il raggiungimento della sostenibilità ambientale, sociale ed economica della città e del territorio comunale. I principi di azione sui quali si basa l'Agenda 21 Locale sono:

  • La trasparenza: il processo deve essere improntato alla visione chiara di ruoli, percorsi e obiettivi;
  • L'accessibilità alle informazioni: deve essere garantito il diritto di accesso alle informazioni;
  • La partecipazione: i cittadini devono diventare co-protagonisti nella costruzione di politiche locali, attraverso l'istituzione del Forum di Agenda 21 Locale;
  • La sussidiarietà: tutti i soggetti della comunità locale sono chiamati a svolgere un ruolo attivo nel rapporto con l'istituzione locale.

Le tappe elencate di seguito si riferiscono agli atti istituzionali approvati dal Comune di Terracina in conseguenza delle proposte elaborate e presentate dal Forum di Agenda 21 Locale.

Le tappe principali

2001.

Proposta delle Associazioni culturali cittadine, firmatarie del manifesto "Città Sostenibile", pubblicato nel 2001, per l'adesione del Comune di Terracina alla "Carta di Aalborg".

2003.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di C.C.n. 28/IV del 19 marzo 2003, aderisce alla "Carta di Aalborg" delle Città Europee Sostenibili.

2004.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 588 dell'11 ottobre 2004, ha approvato il progetto integrato "Sfera" per avviare il processo di Agenda 21 Locale nell'ambito del territorio comunale.

2005.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 47 del 02 febbraio 2005, avvia, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio/Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il programma di Attivazione dell'Agenda 21 Locale di Terracina.

2005.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di C.C. n. 80 del 14 novembre 2005, approva l'istituzione e il Regolamento del Forum di Agenda 21 Locale di Terracina.

2007.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di C.C. n. 76/XI del 1 giugno 2007, approva il nuovo Regolamento del Forum di Agenda 21 Locale.

2007.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 269 del 20 giugno 2007, approva il Progetto per l'operatività dei processi di Agenda 21 Locale e dei Programmi di Sviluppo Sostenibile della città, finalizzati alla Certificazione Ambientale secondo il "Sistema EMAS", istituito dal Regolamento CEE 1836/1993.

2007.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 363 del 20 luglio 2007, approva il Progetto didattico integrativo, rivolto alle scuole della città, per la realizzazione della Campagna di Informazione Cittadina sullo Sviluppo Sostenibile e sull'Agenda 21 Locale.

2007.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di C.C. n. 122/XXI del 26 ottobre 2007, approva il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente e il Piano di Azione Ambientale dell'Agenda 21 Locale di Terracina.

2009.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di C.C. n. 71 del 02 luglio 2009, approva il Piano Urbanistico di Riassetto delle Emissioni Elettromagnetiche territoriali.

2010.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 599 del 28 settembre 2010, approva la richiesta di finanziamento relativa al Bando per la "Concessione di contributi ai Comuni della provincia di Latina per progetti volti alla Certificazione Ambientale, Carta di Aalborg, Certificazione di Qualità in Ag21 (edificio scolastico Arene).

2010.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 600 del 28 settembre 2010, approva la richiesta di finanziamento relativa al Bando per il potenziamento della raccolta differenziata, per adeguare il centro di raccolta di Morelle e per inadeguate l'impianto DANO ai fini del recupero del recupero della frazione organica per i rifiuti di compost agricolo di qualità.

2010.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 614 del 7 ottobre 2010, approva la richiesta di finanziamento relativa al Bando di Gara emanato dal Ministero dell'Ambiente per progetti di "Bike-sharing e Fonti rinnovabili" (n. 5 stazioni per biciclette di uso pubblico.

2011.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di C.C. n. 430 del 29 agosto 2011, ha approvato il riadeguamento del Piano Generale del Traffico Urbano/PGTU (adottato nel 2004). Nella stessa deliberazione si afferma l'opportunità di redigere, successivamente, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile/PUMS, sulla base della legge n. 340 del 2000 e delle direttive europee in tema di mobilità sostenibile.

2012.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 29 del 24 gennaio 2012, approva, in adempimento al Regolamento Comunale del Forum di Agenda 21 Locale, la funzionalità della nuova Segreteria di parte comunale, la riconfigurazione e la gestione del sito web di Agenda 21 Locale da parte della Segreteria tecnica del Forum e l'impegno di spesa per la gestione dello stesso organismo comunale.

2012.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 452 del 9 ottobre 2012, ha istituito la "Conferenza Permanente Trasporti Mobilità e Viabilità".

2012.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di G.C. n. 510 del 14 novembre 2012, ha approvato l'adesione al Coordinamento delle Agende 21 Locali italiane ("Carta di Ferrara").

2012.

Il Comune di Terracina, con deliberazione di C.C. n. 142 XXIII del 7 dicembre 2012, ha approvato la sottoscrizione del "Patto dei Sindaci" sul tema dell'energia sostenibile e del cambiamento climatico.

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